Un pensiero per il cambiamento
Il mondo in cui viviamo non è lo stesso mondo in cui vivevano i nostri nonni. Le nostre vite sono cambiate, con le nostre scelte e i nostri usi e costumi. Un’evoluzione oggi è necessaria, soprattutto se pensiamo ai danni che i nostri stili di vita hanno causato e tutt’ora causano al nostro pianeta, molti dei quali irrimediabili. Per questo negli ultimi anni si sta diffondendo una maggiore sensibilità per i temi ambientali, che porta con sé una ricerca di modi per convivere con la madre Terra.
Un argomento fortemente al centro del dibattito internazionale è la riduzione delle emissioni di CO2, generata dalla produzione di beni e di energia elettrica da fonti fossili. Per ovviare all’inquinamento atmosferico da polveri sottili e la sempre minore disponibilità di fonti fossili, nell’ultimo ventennio c’è stato un boom nell’utilizzo delle fonti rinnovabili. Questo avrebbe portato tra il 1990 e il 2015, secondo dati ISPRA, un calo delle emissioni in Italia del 19,8%, passando da 522 a 419 milioni di tonnellate di CO2. Inoltre l’utilizzo delle rinnovabili ha portato una riduzione del costo dell’energia nel mercato elettrico. Dai rapporti di Legambiente (“Comuni Rinnovabili” – 2017; “Comuni Rinnovabili” 2018 – Puglia) nella nostra regione la crescita delle rinnovabili è aumentata notevolmente negli ultimi anni, sia per potenza istallata che per produzione. Nel 2016 in Puglia le Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) hanno rappresentato il 43% della potenza netta prodotta disponibile, e il maggior contributo è arrivato dall’energia del vento. Nel 2017 la nostra regione ha registrato una produzione di energia da eolico pari a 2.456MW. La provincia di Foggia detiene il primato per il suo contributo da fonti rinnovabili, con l’eolico a giocare il ruolo da protagonista con 3.924GWh/anno. Inoltre il primo comune per produzione è quello di Troia, con 170,1 MW. È notizia recente che sono in atto procedure di VIA di livello nazionale e provinciale per l’istallazione di nuovi aerogeneratori, riguardanti la provincia di Foggia. L’istallazione interesserebbe i territori di Bovino, Orsara, Troia e San Paolo in Civitate, con aerogeneratori di notevoli dimensioni, alti 166m e con diametro del rotore di 150m, per una potenza di 4,2 MW. Inoltre sarebbero in atto procedure per la valutazione di impianti off-shore (in mare) che interesserebbero Chieuti e il Golfo di Manfredonia. Ciò è dovuto a nuove regole e procedure per l’ammodernamento degli impianti eolici, sostituendo gli aerogeneratori per aumentare la produzione, riducendo il numero di macchine ma aumentando dimensione e produttività. Questo ammodernamento prevede l’introduzione di impianti off-shore. Al momento sul territorio italiano, impianti di questo genere, non sono stati realizzati, anche se in questi anni sono stati presentati 15 progetti. Ma la mancanza di regole chiare per la valutazione e approvazione dei progetti ha fatto si che la sovraintendenza potesse bloccare un progetto, anche se a diversi km dalla costa. Tutta questa analisi sulle fonti rinnovabili rappresenta solo un tentativo di comprendere come mai ce ne sia una presenza così massiccia sul nostro territorio. Riconosciamo l’importanza del cambiamento, ma ci sfuggono alcune cose. Soprattutto notiamo anche in questo caso, come più in genere in materia ambientale, la quasi totale assenza di normativa. È quanto mai necessaria la realizzazione di linee guida, che individuino le aree da tutelare per ragioni ambientali, perché un’azienda o un cittadino sappiano con chiarezza a quali condizioni un impianto è realizzabile in un territorio. Inoltre bisogna valutare se quel territorio può sostenere il transito di mezzi che trasportano notevoli masse, mezzi che quotidianamente amplificano il dissesto di strade che tengono insieme i pezzi, come in un puzzle. Altri punti a nostro avviso importanti, sono la rete energetica, in quanto non in grado di sostenere e gestire gli scambi (accumulo, trasmissione e distribuzione) con i numerosi impianti, e la flessibilità della produzione di energia. A noi sta a cuore la salute dell’ambiente, ma questo sottintende una programmazione seria e attenta in materia ambientale, che salvaguardi la meraviglia del nostro territorio. Come molti già sanno, tutti noi cittadini diamo già, più o meno consapevolmente, il nostro contributo alle energie rinnovabili attraverso il pagamento della bolletta dell’energia elettrica. Ma per il momento solo pochi comuni della Capitanata hanno potuto fruire di vantaggi derivanti da questi impianti. Per questo concludiamo con un interrogativo: un giorno, il primato che la nostra provincia detiene, produrrà effetti positivi, in termini economici e ambientali, di cui tutta la comunità avrà contezza?♦