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| 06/12/2010
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Giardinetto: facciamo il punto della situazione.
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E' finalmente cominciata la raccolta differenziata (RD) di cui tanto avevamo parlato. Non che Troia non si fosse già timidamente operata alla raccolta utilizzando il vecchio sistema dei bidoni stradali, ma il nuovo "porta a porta", a detta di molti e di esperienze concrete vissute in altri comuni italiani, dovrebbe darci la possibilità di aumentare sensibilmente la percentuale di rifiuti differenziati rispetto al tal quale. Questo non può che farci piacere alla luce anche del fatto che già dal 1997, col decreto Ronchi, s'imponevano obiettivi di RD ben al di sopra di quelli realmente raggiunti nel nostro paese. Il nuovo sistema ha di certo disorientato molti ma crediamo che sia del tutto normale: passare dal "facile" conferimento dei rifiuti (per la maggiore indifferenziato) in qualsiasi momento della giornata ad un conferimento dettato da precise regole (orari e luogo di conferimento, giorni dedicati a determinate frazioni merceologiche..) non è cosa da poco. E' proprio questo dunque che ci spinge a sollevare alcune perplessità riguardanti la gestione, da parte dell'Amministrazione, di questa grande novità. Molti sono convinti che la RD sia facile ma in realtà non è affatto così e la dimostrazione ne è il dissenso popolare che sta accompagnando questa vicenda. I cittadini hanno bisogno di essere preparati alle novità, soprattutto se queste vanno ad incidere su abitudini quotidiane. Non ci spieghiamo dunque perché non sia stata fatta una campagna informativa seria e capillare che, prima di imporre grossi cambiamenti nella vita casalinga di ciascuno, mettesse al corrente la popolazione di tutto ciò che riguarda la RD: il perché è necessario farla e farla bene, i vantaggi economici ed ambientali derivanti da tale pratica e soprattutto come va fatta. Ci si lamenta ora del fatto che non ci viene riconosciuto come tale l'umido che noi raccogliamo e ci stupiamo che nella busta gialla ci si ritrovi con piatti e bicchieri di plastica espressamente non idonei alla RD. Se prima ci fossimo preoccupati di formare e informare la gente, probabilmente, non si sarebbero avuti tanti e tali problemi. Di sicuro ci sarebbero stati (e ci saranno, purtroppo) soggetti con poca voglia di fare e incivili ma la gente non è stupida e, come più volte abbiamo avuto modo di sottolineare nei nostri scritti, agire sul fattore "cultura" e cercare di comprendere quali siano gli elementi chiave delle problematiche di una collettività, ha un valore molto più alto che non cercare coercitivamente di imporre delle regole; può essere molto più costruttivo ed avere un riscontro maggiore rendere tutti consapevoli delle proprie azioni in modo che non siano più meri esecutori ma attori e soggetti pensanti.

Ci sono poi alcuni altri aspetti ed interrogativi che ci sembra importante sottolineare:
- vedere le nostre strade inondate di immondizia accanto alle paline non è stato un bello spettacolo soprattutto se si tiene conto del fatto che animali randagi fanno ricchi bottini di umido che viene sparso ovunque: speriamo vivamente che l'introduzione dei trespoli condominiali risolvi il problema altrimenti si renderebbe necessario studiare metodi alternativi di conferimento;
- si sente parlare molto del sistema di raccolta e poco del destino dei nostri rifiuti. Ci piacerebbe sapere se ci sono serie possibilità che i nostri sforzi siano tradotti in risultati concreti. Sappiamo che plastica, vetro, carta ... vanno agli impianti di selezione (es.Puglia recupero) ma il nostro umido, una volta andati a regime, verrà utilizzato per farci compost?
- perché non ci si impegna per organizzare un consorzio di paesi limitrofi che possano utilizzare gli stessi mezzi in modo da ammortizzare le spese di trasporto, adottare un sistema di gestione unico e assicurare quantitativi di frazione organica per i quali valga la pena seriamente investire affinché si produca compost di qualità?

I problemi legati ad un buon sistema di RD sono sicuramente innumerevoli e nessuno può proporre un protocollo che sia di sicuro vincente in ogni realtà. Quello che ci sentiamo di dire però è che ci auguriamo, anche se finora non ci si è mossi in tale direzione, che ci siano spazi per un confronto costruttivo fra popolazione ed Amministrazione: spazi che possano dare la possibilità di introdurre nuovi meccanismi per la riduzione dei rifiuti innanzitutto, migliorare l'attuale sistema ed affinare le tecniche di raccolta in modo da rispondere al meglio sia alle esigenze della gente sia a delle leggi che non possono essere più ignorate e vanno rispettate.

Bisogna però tenere presente che qualsiasi tentativo che vada nella direzione di una maggior percentuale di RD va accolto con entusiasmo anche se ci costa fatica ed impegno perché fare la RD è importante per il territorio e soprattutto per noi per cui comportiamoci da cittadini responsabili e buona raccolta a tutti!

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