Ora basta con le accuse di essere catastrofisti!
Ora basta con i giri di parole per dirci che sappiamo solo protestare!
Ora basta col dire che ci si lamenta soltanto!
Ora basta con l'idea che il Comitato faccia solo "letteratura" e non fatti! Basta! Basta! Basta!
Il Comitato cittadino, costituito da un esiguo gruppo di testardi cittadini, si incontra da più di due anni faticosamente e a dispetto di quanti ci hanno affibbiato dell'"essere di parte" o che saremmo scomparsi in fretta o che ci si sarebbe candidati. Si incontra non per fare letteratura o chiacchiere, come molti pensano, ma per lottare.
Lottare contro un sistema istituzionale che non ci rappresenta, lottare contro un mondo che ci vuole stupidi ed accondiscendenti, lottare contro coloro i quali, volontariamente o involontariamente (tv,genitori, senso comune, istituzioni), ci hanno imbottito la testa di idee che non sono nostre e ci hanno privato della cosa più importante: il nostro cervello!
Le idee, il pensiero, la coscienza: da questo, a nostro parere, si deve partire per il vero "cambiamento". Coltivare la cultura della legalità e del rispetto è il nodo cruciale dal quale partire.
Molti ormai dicono che abbiamo gli esponenti politici che meritiamo ed hanno ragione: sorge però una riflessione. Il mondo potrà cambiare eleggendo un candidato onesto e scrupoloso fra cento di dubbia coscienziosità o cercando di cambiare il nostro modo di fare, pensare e quindi agire? Se solo si cominciasse ad impegnarsi, seriamente, verso questa "rivoluzione culturale", potremmo davvero sperare di avere un giorno un popolo consapevole e cosciente delle proprie scelte, politiche e non, e, siamo convinti che, SI, i nostri leader ci rappresenterebbero!
E' per tutto questo che al Comitato non interessa protestare, lamentarsi, essere "contro" e sprecare energie...ed è per tutto questo che al Comitato interessa studiare, capire, conoscere, criticare costruttivamente e lottare per il cambiamento vero: quello anzitutto di noi stessi!
Avere un approccio metodologico differente non autorizza NESSUNO a fare critiche inutili e denigratorie tanto più che nessuno dovrebbe avere la pretesa di avere le risposte a tutto e la bacchetta magica per dire agli altri quello che è giusto fare e come farlo.
Qualche anno fa, qualcuno, simpaticamente, recitava: "La cultura è un'altra cosa!"