TENERE ALTA L’ATTENZIONE

Nel lessico comune e più gettonato dell’ultima ora sempre più spesso si sente parlare di “tenere alta l’attenzione” e fiumi di parole ne sottolineano l’importanza. Anche noi ce ne siamo fatti portatori ma oggi prendiamo con le pinze il suo significato. L’esperienza di ormai numerosi anni ci ha insegnato che mantenere alta l’attenzione non è occuparsi estemporaneamente di una vicenda.

 

Il caso Giardinetto è finito su facebook, su telenorba, su tele blu, addirittura sulla Rai e a Striscia la notizia e sapete cosa è successo? Niente! Si è alzato un polverone, la gente ogni volta sembrava investita da una notizia spaventosa, i giornali riportavano grandi titoli ma dopo pochi giorni…il nulla. E allora a cosa serve? Noi diciamo a “ben poco” se questo tenere alta l’attenzione non è accompagnato dallo studio, dalla ricerca, da un interesse vero e autentico che non si risolve in un giorno o due ma ci impegna con serietà e costanza. Dunque ben venga organizzare incontri, parlare a gran voce, scrivere articoli e post ma solo se tutto ciò è il risultato di un lavoro fatto in prima persona perché questo, secondo noi, è il significato profondo della “non delega”: il rischio, altrimenti, è che a distanza di quindici anni dalla nascita del caso Giardinetto, ci si domandi ancora se è vero o no che ci sono rifiuti tossico-nocivi a due passi da casa nostra!