Tra Interrogativi ed esclamativi

Alla luce degli eventi accaduti viene da chiedersi: cosa fare? Ha ancora senso seguire questo processo ed impegnarsi in questa battaglia che sembra avere un esito già scritto? Bisogna avere ancora fiducia nella giustizia?
Tutte domande lecite a cui è difficile dare una risposta. Potrebbe esserci di aiuto un aforisma che si legge su un libro di Piero Calamandrei chiamato “Elogio dei giudici scritto da un avvocato”, che dice: “Per trovare la giustizia bisogna esserle fedele: essa come tutte le divinità si manifesta soltanto a chi ci crede”.


Per noi il modo migliore di perseguire questa fedeltà potrebbe essere quello di proseguire sulla strada intrapresa continuando a seguire ed ad informare sugli esiti del processo, nonostante possa sembrare un vicolo cieco o una lotta contro i mulini a vento, non per una cieca fiducia in un colpo di magia, ma perché è la libertà della coscienza che ce lo suggerisce ed allo stesso tempo ci invita a mantenere in vita quel barlume di speranza che desideriamo continui ad alimentare la nostra ricerca della giustizia ed a guidare l’azione di noi tutti.
Tocca a noi tutti, cittadine e cittadini, costruire la giustizia con le armi incruenti della denuncia, dello studio, della coscientizzazione, perché questo territorio ci appartiene e abbiamo il diritto/ dovere di preservarlo sia dai delinquenti che inquinano indiscriminatamente ma anche da chi pensa di svenderlo per quatto spiccioli! ♦