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BREVE STORIA TRISTE

Dopo diversi mesi di silenzio, dovuti, ahinoi, allo scoramento ed anche ad una certa quiete nella vicenda Giardinetto seguita alla fine di un secondo processo che, francamente, ci ha sfiniti e delusi, torniamo a scrivere con più forza e più coraggio che mai, per raccontarvi, con uno schema, ciò che è accaduto nel lasso di tempo intercorso fra la sentenza ed oggi. Ci scusiamo per le eventuali difficoltà di lettura ma, di fatto, rappresenta la reale difficoltà nel seguire (o meglio….inseguire!), incartamenti, burocrazia e corrispondenza fra enti. 1° sequestro sito IAO (07/1999), 1° processo (2000), Sentenza: Prescrizione dei reati. Immediata bonifica dei siti inquinati (03/2007),· Approvazione Piano di caratterizzazione (18/02/2009),· 2° sequestro (febbraio 2009),· 2° processo: Consulenza tecnica dott. Scapicchio (05/2009) prof.Masi (12/2011),· Sentenza: insussistenza per reato di disastro ambientale. Immediata bonifica dei siti inquinati (aprile 2015). Comincia a giocare: SEGUI I NUMERI!

 

 

Ed ora…TORNA AL FEBBRAIO 2009! E per non farci mancare nulla…il 13 febbraio 2017 la Regione, come se Giardinetto fosse una grande novità per loro, scrive al nostro Comune: “recentemente si è appreso dagli organi di stampa che in località Giardinetto insistono importanti criticità ambientali” e poi “lungi dal recepire automatismi secondo cui non sia possibile avviare le procedure in mancanza di contributi regionali, si richiama la normativa vigente nonché la Carta Costituzionale che sancisce che gli enti locali si reggano con proprie finanze […]”. Insomma…noi abbiamo capito che ce la dobbiamo vedere noi! Nel frattempo, il Comune, in medesima data, rispondeva alle nostre richieste di delucidazioni dicendoci di “aver avviato un’indagine tra professionisti e società del settore finalizzate ad accertare il costo per la redazione di un nuovo piano di caratterizzazione”  ed ancora: “questa amministrazione ha inoltrato anche formale richiesta alla Regione Puglia affinchè provveda ad effettuare tutte le operazioni necessarie alla bonifica del sito secondo l’ordine delle priorità fissate dal piano regionale per la bonifica delle aree inquinate.” In risposta a questa attività comunale, la regione Puglia il 21/02/2017 comunica ancora  ”l’avanzata e anticipata richiesta di intervento surrogatorio regionale appare contraddittoria con le attività svolte sino ad oggi dall’amministrazione comunale, che, pur lamentando carenza di personale competente e indisponibilità delle risorse, ha inoltrato richieste di preventivi[…]” ed infine “La necessità di recuperare adeguate risorse finanziarie che non trovano piena copertura nel bilancio comunale non deve scoraggiare l’amministrazione comunale a gestire i procedimenti ambientali che ricadono nel proprio territorio, né tantomeno deve ingenerare automatismi sull’intervento sostitutivo regionale.” Non sono necessari commenti ma sorge spontaneamente una domanda: le istituzioni, nate per svolgere funzioni di interesse pubblico, non dovrebbero tutelare i cittadini? Tante lettere ed iniziative, tante buone intenzioni da parte di qualcuno, ma una sola la realtà dei fatti. 20 anni…250 mila tonnellate di rifiuti tossico-nocivi…2 processi…montagne di carta scritta…diverse migliaia di euro spesi per le perizie tecniche…GIARDINETTO..come prima più di prima!